scritto da 3 Settembre 2022 in Eventi e manifestazioni
ilLa conviviale a chiusura della stagione 2021-22 di OMNIBUS è iniziata con la spiegazione del della commedia “Sabato, domenica e lunedì” che è servita da spunto alla serata. I tre giorni del titolo corrispondono ai tre atti in cui è suddiviso il testo teatrale, in cui si preparare e si consuma uno dei piatti più noti della cucina partenopea: ‘O rraù. Il nome del piatto è una contraffazione del francese ragout, uno stufato di manzo cotto in una salsa, che a Napoli diventò negli anni il menù tipico della domenica della famiglia borghese, che mangiava prima gli ziti con la salsa di pomodoro lasciata “pippiare” (sobbollire lentamente) per ore, e poi la carne a pezzi o a fette (non tritata come nel più noto ragù bolognese), stracotta nel suddetto pomodoro, insaporito da abbondante cipolla. Per Eduardo ‘o rraù diventa però il pretesto per mettere in evidenza la crisi di una famiglia benestante del secondo dopoguerra, prototipo di una società che sente come si vadano incrinando tutti i valori che esteriormente professa ma che, in fondo, sente come superati. Durante la giornata di sabato, che si svolge in cucina dove si prepara il pranzo della festa, si evidenziano piano piano tutte le tensioni fra i diversi componenti della famiglia, rappresentata da tre generazioni. La domenica, attorno al tavolo della festa, incomprensioni, rancori e frustrazioni sfociano in vari battibecchi e culminano un litigio fra i padroni di casa che trasforma la festa in tragedia, mentre al lunedì, dove a colazione si mangia la carne fredda che non è si è potuta godere il giorno prima, è riservato alla ricomposizione dei rapporti e alla generale riconciliazione. Nonostante alla fine tutto torni all’armonia, nel testo, come scrive Eduardo, “c’è un fermento contestatario, un’anticipazione dell’avvento del divorzio in Italia, una apparente fusione di finti rapporti cordiali in una famiglia. Alla fine della commedia non c’è chi non comprenda che soltanto l’amore può tenere insieme due esseri; non certo il matrimonio, e nemmeno i figli.”
Dopo la relazione di Gabriella Rovagnati, i commensali hanno degustato in allegria presso il Ristorante Ancora, il ‘rraù, preparato secondo la ricetta tradizionale.