scritto da 16 Ottobre 2022 in Eventi e manifestazioni
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Sulle stravaganze attraenti e sconcertanti di un mondo lontano, pieno di “stranezze e fascino” come quello del Giappone, si è incentrato il discorso di Tobia Cerri, che ieri sera ha presentato a Omnibus due volumi di racconti freschi di stampa, tradotti e curati da Gabriella Rovagnati per la casa editrice milanese Mimesis. Il libro del bavarese Max Dauthendey, “Gli otto volti del Lago Biwa”, prende spunto da una serie di vedute di Utagawa Hiroshige, uno dei più noti maestri della xilografia, per narrare otto storie d’amore e di morte nei toni di un fantasmagorico impressionismo. L’antologia di prose di Lafcadio Hearn, autore greco-irlandese, poi naturalizzato giapponese, raccoglie invece una serie di brani, scritti in inglese, che, come dice il titolo “La festa dei morti e altri racconti giapponesi di magia”, presentano in toni semplici e accattivanti riti e usi del Parse del Sol Levante nel momento in cui questo si sgancia progressivamente dalle sue più autentiche tradizioni per far proprio lo stile di vita degli Occidentali. Il pubblico presente ha premiato la relazione di Tobia Cerri con un lungo applauso.