scritto da 2 Dicembre 2024 in Eventi e manifestazioni
ilIncontro avvincente quello di ieri sera a OMNIBUS dedicato a Lord Byron. Enrico Reggiani si è astenuto dall’applicare alla figura del grande poeta i soliti stereotipi di indomito ribelle e incoercibile trasgressivo, dominato dal desiderio si scandalizzare i benpensanti, ma lo ha presentato come il prototipo del Romantico che vive le contraddizioni del proprio Io e prova a conciliarle nel tentativo di cambiare la realtà. Questa tensione unificante si coglie anche nei suoi poemi, dove Byron riempie le ottave della poesia tradizionale di nuovi contenuti e di una nuova sensibilità. E fra fra i sensi a dominare è ovunque l’udito. In questo modo l’individuo si fa capace di cogliere la musica insita in tutte le cose, di apprezzare il suono che emana da ogni creatura di una natura dove tutto è animato e dove tutto ha una voce. Reggiani ha poi parlato brevemente del “Don Juan” di Byron, dove il donnaiolo della tradizione non è più un conquistatore, ma viene “adescato” dalle molte donne con cui intreccia relazioni amorose. Più a lungo il relatore si è soffermato sul poema drammatico in tre atti “Manfred”, altro alter ego dell’autore e opera specchio del suo stile peculiare e del suo modo innovativo di indagare la realtà. I presenti hanno molto apprezzato e applaudito la relazione di Reggiani. La serata si è conclusa come d’abitudine con un brindisi.