Con il raro talento di chi sa affrontare in maniera godibilissima e accessibile ai profani un tema, di per sé da raffinati specialisti, ieri sera Mons. Gallo ha presentato con passione il tema della “nascita del libro” moderno, avvincendo il pubblico che gremiva la sala la sala di OMNIBUS. Partendo da manoscritti del IX secolo, in latino e in greco, sia su papiro sia su carta, il relatore, ne ha sottolineato l’unicità, spiegando come ogni copista scegliesse il tipo di carattere a seconda del committente e del contenuto dell’opera e mettendo i presenti a parte di qualche “trucco” per la loro decifrazione e lettura. Con diversi esempi, mostrati grazie alla digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, di cui è direttore, Mons. Gallo ha presentato e brevemente descritto anche le peculiarità di opere manoscritte di Petrarca e di Boccaccio, per parlare poi degli incunaboli, e quindi del momento di passaggio, nella seconda metà del Quattrocento, dal manoscritto al libro a stampa moderno. Dopo un’iniziale perdita di valore estetico rispetto ai manoscritti spesso ornati da splendide miniature, l’incunabolo è andato via via perdendo la sua iniziale rigidità e il suo aspetto algido e anonimo, per arricchirsi pian piano di eleganti illustrazioni. Il relatore ha dimostrato durante la conferenza come accedere all’immenso patrimonio digitalizzato dei manoscritti dell’Ambrosiana, oggi disponibile a tutti gli interessati. Una vivace serie di domande da parte del pubblico ha concluso la serata che si può definire un fiore all’occhiello fra gli incontri organizzati quest’anno da OMNIBUS.